Guida essenziale al Teatro Interattivo
Guida essenziale al Teatro Interattivo
Il potere delle scelte e il SISTEMA SEPHIROT®
Sei così fortunat* da assicurarti i biglietti in prima fila per assistere a qualcosa di magico e spettacolare come la produzione di War Horse al Vivian Beaumont Theater. Sono anni che sogni questo giorno. Ora eccolo, davanti a te. Adagiato ai margini del palcoscenico, un cavallo di pezza non ha mai avuto un aspetto così invitante. Perché metterlo così a portata di mano se fosse proibito toccarlo... o giocarci? Come faresti con questo link incorporato, che ha un aspetto diverso dal resto del testo per invitarti a cliccarlo, la tua mano si sta precipitando verso la decorazione. Tocchi il cavallo. Non è successo nulla. Ma hai appena cercato di rendere interattivo uno spettacolo di Broadway.
Il Teatro Interattivo, le performance immersive, la sfida di creare narrazioni coerenti ma emergenti, e le responsabilità da prendersi quando si è pubblico e ver* autor* dell'esperienza, al tempo stesso: questo è ciò di cui parlerà questo compendio!
Cos'è il Teatro Interattivo...
Le performance interattive sono un cambiamento di paradigma dai ruoli convenzionali di pubblico e creatori a nuove convenzioni nel condividere l'azione per scoprire la narrazione o semplicemente vivere un'esperienza. Perché si tratta di un'esperienza, più che di uno spettacolo. Il tempo e lo spazio sono organizzati in modo diverso quando il pubblico è una variabile. Quando interattive, due performance della stessa produzione non potranno mai essere identiche. Anche se una parte dei creatori (quelli professionisti, l* performer, l* attor* o l* danzator*) ha un compito da portare a termine, è impossibile controllare l'esatto corso degli eventi e, quindi, replicarlo. Ed è naturale che, cambiando le dinamiche di potere, debba cambiare anche la divisione spaziale. Il più delle volte il concetto di interattivo è legato a quello di immersivo. Il Teatro Interattivo permette a pubblico e performer di condividere lo stesso spazio e gli stessi oggetti di scena.
... e perché è importante?
Sei al cospetto di un gruppo di persone che condividono lo stesso spazio, godendosi l'esperienza di creare qualcosa insieme. Ma come? Ci sono molti modi per coinvolgere il pubblico. Potrebbe, per esempio, interagire con scene che si svolgono nello stesso momento, lasciandogli scegliere cosa guardare, quando guardarlo, e da dove guardarlo... lo spazio è loro! Si potrebbe anche consentire all* performer di chiedere suggerimenti o lasciare che ogni membro del pubblico diventi un personaggio della performance. Alcune performance interattive dal vivo, come quelle prodotte da CHRONES.., SEPHIROT® PERFORMANCE, permettono al pubblico di cambiare attivamente il corso della narrazione, tramite sfide e giochi in tempo reale o prendendo una posizione riguardo scelte morali ed etiche provenienti dall* performer. Il Teatro Interattivo trova il suo scopo principale non nell'intrattenimento, ma nell'avere un impatto sociale come strumento di engagement, per la creazione di comunità locali temporanee e inclusione. Il suo obiettivo principale è rendere i bisogni e il tempo libero dell* partecipant* il motivo della produzione.
SEPHIROT® PERFORMANCE – Il meglio da entrambi i mondi
Portando come valore aggiunto l'unione di convezioni provenienti dalle arti performative e dal gioco , il nostro Sistema SEPHIROT® esplora i vantaggi e le potenziali sfide della creazione di esperienze interattive. Segue un'intervista a cura dell'attrice e ricercatrice presso l' Università di Catania, Giorgia Coco, al creatore di SEPHIROT® e CEO di CHRONES. Alessandro Anglani, in occasione di SEPHIROT®: Marino, uno Scenario interattivo originale giocato a Catania lo scorso Settembre.
Cos'è SEPHIROT®?
SEPHIROT® è un sistema di Interactive storytelling, ovvero un modo di raccontare una storia in maniera interattiva. Attraverso questo sistema abbiamo generato un format di spettacolo che si chiama appunto SEPHIROT® Performance che ci permette di portare in scena spettacoli interattivi, scritti nella maniera SEPHIROT®. In queste performance si uniscono momenti di scelta e momenti di gioco. Nella nostra storia ci sono sia Protagonisti (attori/performer) che Non Protagonisti, ovvero chi chiameremmo pubblico (se fossimo in teatro), figurante (se fossimo nell’ambito dei giochi di ruolo). I Non Protagonisti possono apportare dei cambiamenti nella storia, che conducono a narrazioni differenti, per poi giungere al completamento della narrazione in maniera totale, diciamo a 360°, quando si arriva alla fine del gioco. Questo è proprio sia un sistema iperdrammaturgico, composto cioè da drammaturgie, da testi con convenzioni drammatiche; sia un sistema ipertestuale all'interno del quale è possibile navigare. Ho scelto degli elementi di Game design, perché fanno parte del mio background, per attivare il meccanismo delle scelte e delle sfide per innescare il cambiamento della storia attuato dai non Protagonisti.
Il progetto nasce, se non sbaglio, da un esperimento fatto per la Biennale Teatro di Venezia, ce ne puoi parlare? E quali sono le fasi evolutive del format che avete attraversato fino a questo punto?
Tutto è iniziato nel 2019, in occasione della Biennale College Teatro Under 30. Avevo proposto un progetto a partire da un testo che mi aveva affascinato moltissimo: Eliogabalo. L'anarchico incoronato. Ero rimasto profondamente colpito dalla storia di questo sedicenne, proveniente dalla Siria, da una famiglia di donne, diciamo, arriviste che tramavano affinché lui diventasse imperatore, cosa che poi era diventato, trasformandosi in un simbolo della corruzione. Un personaggio molto interattivo, diciamo. Da lì è nato l'interesse di sviluppare delle meccaniche di interazione. Non è stato semplicissimo. Sono partito proprio dalle basi, cioè dal creare un insieme di regole. Una nuova convenzione. Abbiamo creato un regolamento che è SEPHIROT®, ovvero il sistema che permette di creare queste performance interattive. Esistono attualmente undici iperdrammaturgie SEPHIROT®. Dopo il primo tentativo con Eliogabalo siamo ripartiti da zero. Dalle favole come La Volpe e il Corvo, ovvero da personaggi che lottano per mangiare il formaggio. Piano piano, abbiamo aumentato la complessità, quindi dalle favole siamo passati alle fiabe. Poi abbiamo approcciato i classici teatrali come Romeo e Giulietta. Fino ad arrivare a questa iperdrammaturgia, SEPHIROT® : Marino, che trae spunto, almeno nelle ambientazioni, dalla Gilda del Mac Mahon di Testori. Effettivamente è proprio un’opera completamente nuova anche dal punto di vista formale. Fino ad ora tutte le nostre storie erano sviluppate attraverso i cosiddetti alberi decisionali, quindi erano testi che partivano da una stessa premessa e che piano piano nelle espansioni diventavano proprio un albero. La diramazione si apriva da sinistra verso destra, quindi verso una sola direzione. SEPHIROT® : Marino, invece, è peculiare, è più complesso se vogliamo, perché è reticolare. Abbiamo un punto di ingresso, ma la navigazione può svilupparsi in tutte le direzioni. Prima eravamo partiti da storie già viste, già previste, in cui era previsto un inizio e una fine. La scelta era esclusivamente del tipo: "La volpe mangia o non mangia il formaggio?", quindi per forza procedevamo da un prima, a un dopo. Invece scegliere di approcciare la materia post drammatica di una situazione significa avere a disposizione vari risvolti e questo automaticamente ti dà la possibilità di avere un reticolo e anche situazioni alogiche che si collegano tra di loro. E il collegamento funziona perché la vita è alogica.
Possiamo dire che questo è uno spettacolo che utilizza forme tratte dal teatro, ma che ne differisce per la sua natura specifica? Possiamo trovare altri termini per definire la sua forma?
Come mi venne detto da Antonio Latella effettivamente le convenzioni che si sono venute a creare non sono convenzioni performative. Sono più vicine allo sport e al gioco di quanto non possano essere al teatro, ma all’interno di questo lavoro c’è anche la gioia da parte mia di aver trovato delle cose che valorizzano l’atto performativo in quanto tale, cioè il momento artistico creativo in quanto tale.
Pront* ad entrare in un futuro interattivo? Non perderti i nostri prossimi eventi di teatro interattivo e immergiti in un modo nuovo di raccontare storie, dove ogni scelta influenza il corso degli eventi.
Leggi l'articolo originale di Giorgia Coco per UniCt Magazine.
Crediti foto: Julian Soardi, Sara Soldini, Laura Rondinella.
Da Il Signore degli Anelli a Evangelion e Ace Attorney, ha imparato che il giusto team fa la differenza! Creare esperienze magiche e network duraturi è la sua mission: unire talenti da ambiti inaspettati per fare in modo che 1+1 sia uguale a 3! Dalla recitazione passa alla danza contemporanea e al social media management: non c’è un modo giusto di dire le cose, solo il più utile! Da più di 3 anni è un fante di SEPHIROT® e ora organizza le spedizioni in avanguardia CHRONES.! Allons-y!
Guida essenziale al Teatro Interattivo
Il potere delle scelte e il SEPHIROT® SEPHIROT®
Potere High Tech
Senso di community
Volontà di Storytelling
Agilità in Gamification
Spirito Futuristico
Queste sono le caratteristiche di questo articolo. Come ogni GDR che si rispetti, ti indicheranno cosa aspettarti dalla lettura, da 1 a 5!
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